Ho letto questo libro dopo averne tanto sentito parlare, digiuno anche della sua trasposizione cinematografica. L'ho trovato un romanzo interessante ma non un capolavoro. Indubbiamente ottimo il pretesto letterario, discreta l'ideazione dei personaggi, ho trovato poco equilibrata la struttura del racconto. Vale la pena di leggerlo ma non ne farei un "testo sacro" nè per gli appassionati di romanzi storici nè per quelli di storia della profumeria.
Gli spunti più interessanti sono quelli che riguardano l'interpretazione del ruolo degli odori nel riconoscimento del proprio sè da parte di Grenouille, il personaggio principale, e da parte del resto del mondo. L'odore viene posto ad essere l'emanazione più autentica dell'essere umano, capace di mettere in relazione ad un livello preconscio ciascun essere vivente con i propri simili. Grenouille, privo di un odore proprio, si trova dapprima a creare per sè stesso l'odore di un essere umano, riuscendo in questo modo a farsi accettare dal resto dell'umanità, poi a volerne dominare totalmente l'inconscio come forma di rivalsa personale e compimento assoluto. L'epilogo offre una chiave di lettura meravigliosa, ma è giusto non svelarne alcunché.
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